VAL CONTRIN
ZONA DOLOMITI
VAL DI FASSA (TN)


 

CARATTERISTICHE DEL PERCORSO

 
PERCORSO ESCURSIONISTICO ESPERTO.
Sentiero molto ripido, a tratti non marcato; presenza di rocce e strapiombi; richiesta un'ottima forma fisica ed un allenamento specifico.
TEMPO DI PERCORRENZA: 7 ORE.
Nel tempo di percorrenza è prevista la sosta per il pranzo.
DISTANZA: 11 Km.
Distanza rilevata da GPS non in linea d'aria ma corrispondente al percorso effettivo.
DISLIVELLO: 1000 m.
Differenza tra quota più bassa (minima) e quota più alta raggiunta durante l'escursione (massima).
STAGIONE CONSIGLIATA: ESTATE.
Stagione dell'anno nella quale consigliamo di affrontare l'escursione.
PRESENZA DI CACHE SUL PERCORSO: NO.
Nel percorso non sono presenti Cache.

 
La Val Contrin è una valle delle Dolomiti che rientra nel bacino idrografico della Val di Fassa. E' divisa tra i comuni di Canazei e di San Giovanni di Fassa.

L'escursione che proponiamo è, come sempre, di tipo circolare:
 


Anche se può sembrare un percorso perlopiù dislocato "in quota" in realtà si tratta di un itinerario con un'escursione di circa 1000m per la quale occorre un ottimo allenamento fisico è una buona dotazione di attrezzatura.
 


Si parte dalla Funivia ad Alba parcheggiando l'auto e iniziando la risalita a piedi verso il sentiero che conduce alla Val Contrin:
 


Il sentiero si presenta , all'inizio, con connotazioni piuttosto "cittadine"...
 


... per poi, man mano, divenire più spartano...
 


... fino a diventare "sentiero" vero e proprio:



Scorci molto molto belli:
 


E' saggio pianificare l'Escursione in una giornata soleggiata e quando, da giorni, non si sono registrate troppe precipitazioni; occorre, infatti, attraversare alcuni ruscelletti che è meglio affrontare in conformazione "magra".
 


Paesaggio meraviglioso.
 


Il sentiero tira parecchio e mette il fisico a dura prova (anche se non sembra dalle foto).
 


Si arriva al Rifugio San Nicolò (corrispondente all'omonimo Passo):



Si prosegue poi incamminandosi sul sentiero attrezzato Lino Pederiva puntando al Ciampac.



Il vento sferza anche in piena estate ed è d'obbligo una felpa.



Tratti più o meno impegnativi: bisogna comunque fare sempre molta attenzione.



Si giunge, infine, alla funivia Ciampac da dove si scende per ritornare al parcheggio di partenza.



L'ultimo tratto è in discesa piuttosto pronunciata e mette a dura prova ginocchia e quadricipiti.



Il Percorso lascia completamente appagati e riempie gli occhi di paesaggi mozzafiato.
Escursione consigliata ma non come prima escursione: meglio acclimatarsi all'altitudine almeno per un paio di giorni...

 

 

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A disposizione il file PDF che contiene un riassunto dei riferimenti del caso:

 
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