Week di metà Luglio e voglia di fare un bel giretto in moto: ecco gli ingredienti giusti per divertirsi alla grande! Abbiamo - quindi - organizzato un weekend "lungo" in onore di Simone che, in visita temporaneamente in Italia, abbiamo avuto il piacere di avere con noi. A completar la Squadra il mitico Forme, Amico di vecchia data. Ritrovo presso la pasticceria Vogue sita in Via Pomposa a Ferrara: il Luogo offre una buona logistica di parcheggio (anche per le moto) e il caffè non è male.
Come sempre arrivo qualche minuto prima forse parchè mi piace vivere la "quiete prima della tempesta"; il tempo di gustarmi un sigarello cubano...
... e arrivano gli Amici tutti puntualissimi! Caffè (propiziatorio) e due chiacchiere in completo relax: stabiliamo subìto il giusto stato d'animo e la giornata si preannuncia molto Pellona.
La prima tappa del giorno prevede un giretto nella Repubblica di San Marino e, di proposito, scegliamo di evitare di percorrere l'autostrada: non abbiamo fretta, vogliamo goderci la giornata guidando attraverso strade belle e rilassanti:
Forme parte scatenato come un toro e, nonostante non disponga di un mezzo particolarmente performante, non è semplice tenere il passo. La sua velocità di 110 Km/h - che di per se non rappresenterebbe certo un problema - rimane una costante: lui fa i 110 all'ora in rettilineo, in curva, in paese, sullo sterrato, al semaforo, nel parcheggio del bar, ovunque! Solo un fortunato evento mi consente di appaiarlo ad un semaforo rosso: parliamo un attimo e finalmente si cagia. Ora è possibile godersi il paesaggio che, devo dire, ci appare inaspettatamente affascinante:
Si scorge all'orizzonte il mare che strizza l'occhiolino alle colline: davvero niente male. La temperatura è perfetta: siamo sui 25° circa ed è una giornata straordinaria!
Lo stato d'animo è condiviso da tutto il Gruppo - in realtà - perché, come sempre, quello che conta è CON CHI si intraprende un progetto di viaggio.
Urge un rimedio culinario: la moto mette fame e iniziamo a curiosare per i tanti ristorantini del centro. Dopo un breve briefing decidiamo di scommettere sul Ristorante Cesare (E' possibile consultare la Recensione del Locale nella sezione "Recensioni" del Sito Web). La fame ci assale sempre più:
Ordiniamo e, in attesa del pasto, iniziamo ad intaccare le scorte di tabacco di Simo che, devo dire, si è dimostrato molto generoso e raffinato nella scelta dei vari tipi di Prodotti:
Dovendo poi rimontare in sella per percorre un altro tratto di strada cerchiamo di curare in modo particolare l'alimentazione: ordinammo tutti piatti leggeri e facilmente digeribili.
Pranzetto davvero ottimo e, addirittura, un inaspettato regalo: che classe, a San Marino vivono davvero su di un altro pianeta.
Avendo abbondantemente placato gli istinti primordiali (di cibo) ci concediamo qualche scatto insieme:
Non capita tutti i giorni di trascorre una giornata con un Amico che vive dall'altra parte del mondo (letteralmente).
E mentre Simo e Forme si fanno ritrarre sullo sfondo delle morbide colline della Romagna...
... io cerco di gettare dal dirupo lo zaino di Forme giusto per liberarlo da un ingombrante fardello...
Proseguiamo la passeggiata...
Al Tony viene in mente di tentare una Cache: perche no. Utilizzando l'App di Geocaching facciamo una ricerca in loco e individuiamo una Cache proprio poco distante dal luogo in cui ci troviamo.
Ci dirigiamo, quindi, verso la Cache: un'occasione per far provare questo bellissimo sport anche a Simo e Forme.
Seduti di fianco a Gianfranco ci immortaliamo in qualche foto ricordo.
Tanto per non correre rischi ci sistemiamo seduti in prossimità di un (ciozzissimo) precipizio...
... gustandoci, per l'occasione, un imperdibile sigaro cubano.
Giungiamo in prossimità della Cache che, con un po' d'esperienza, troviamo con facilità. In realtà la Cache in se non si è rivelata di gran spessore ma... il luogo merita e, alle nostre spalle, sorge una torre anche piuttosto incazzata.
Si tratta della Torre Montale (Terza Torre) caratterizzata da una bella forma slanciata a pianta pentagonale. La Torre rivestì una grande importanza nelle lotte contro i Malatesta che possedevano il vicino castello di Fiorentino. Una campana segnalava alla popolazione i pericoli e l'arrivo di viandanti, ai quali era richiesto un pedaggio. Con la distruzione del castello malatestiano di Fiorentino nel 1479, il Montale fu abbandonato. Una torre ciozza, quindi. Osserviamo, da terra, una caratteristica porticina sita a circa meta della possente torre. E qui, l'ideona: dai che proviamo a scalare la torre! Un'idea che, non so perché, non mi sento di consigliare. I vari steep per iniziare la "scalata" sono molto più alti e molto più distanti di come sembrano e... le cinture dei jeans (legate debitamente tra di loro con un sapiente nodo da alpinismo) non rispondono (incredibile eh?) come una corda da scalata!
E' ora di ripartire: Riccione ci attende. Simone si è occupato della prenotazione e, sapendo come si muove, non avrà puntato ad una capanna sulla spiaggia. L'Hotel offre delle notevoli potenzialità ma, ahimè, risulta manchevole di innumerevoli gadget essenziali. Ma a noi non interessa più di tanto: siamo in compagnia, l'Hotel è in ottima posizione e c'è anche un bel terrazzo:
Stocchiamo i bagagli e ci dividiamo: alcuni si rilassano in camera, alcuni si godono un po' di piscina e si punta all'aperitivo in centro. (Un piccolo consiglio: guidando senza giubbo è meglio spalmarsi un po' di crema).
Dove spararsi l'Ape a Riccione? Se, come noi, desiderate evitare i locali troppo eleganti (che inevitabilmente attirano gente di una certa età) consigliamo di puntare al "Bevabbe" (E' possibile consultare la Recensione del Locale nella sezione "Recensioni" del Sito Web).
E' un pub che, di per se, non si presenta come "particolare" ma è frequentato dalla "gente giusta" e, fin'ora, non ci ha mai deluso: ad una cert'ora è gremito di bella gente ed è un piacere bere qualcosa (perche mangiare si mangia poco) immersi in un bell'ambiente.
E dopo cena via con un altro Cubano. Devo dire che, in questa vacanza, si è fumato e si è fumato BENE.
Diciamo che... la serata... e la notte è trascorsa liscia... all'insegna della condivisione delle idee... ed è stata una bella esperienza. E dopo un'abbondante dormita ci si sveglia in punta di piedi e, avendo cura di non far rumore per non svegliare gli altri occupanti della suite, ci si prepara per la spiaggia.
Bisogna ammetterlo: a Riccione hanno una marcia in più. Le spiagge sono curatissime e il servizio è di prim'ordine. Anche forse "troppo" per noi Ferraresi: li è impossibile sistemarsi con il telo a fianco ad un amico che ha preso il lettino.
E se questo atteggiamento appare, da una parte, come discriminatorio è fuori dubbio che generi eleganza: a Riccione in spiaggia si sta davvero bene.
La mattinata vola è ci concediamo un succulento pranzetto al Ristorantino Kalamaro sito nella parte nord del lungomare (E' possibile consultare la Recensione del Locale nella sezione "Recensioni" del Sito Web). Nel pomeriggio mi dedico alla stesura delle varie recensioni dei locali utilizzando (novità 2015) il PC da viaggio:
L'Hotel è di categoria elevata e, anche nei brevi spostamenti diurni, occorre indossare abbigliamento appropriato:
Raggiungo il Gruppo giusto in tempo per immortalare il Tony in un tuffo acrobatico: non rimarrà molta acqua nella piscina, ma il tuffo ha meritato davvero!
La sera ci buttiamo nel "passeggio" di Viale Ceccarini (e Via dante): di mossa ce n'è. Ottima cenetta in giro per le vie del centro al Ristorantino Dante 9.2 (E' possibile consultare la Recensione del Locale nella sezione "Recensioni" del Sito Web) e, naturalmente, non andremo a nanna senza esserci spararti un altro bel cubano... nella speranza di non rimanere troppo viziati dal sublime gusto di quel finissimo tabacco. Ed in men che non si dica è già domenica mattina: colazione presso la pasticceria Ciozza di Riccione (Bar Italia - E' possibile consultare la Recensione del Locale nella sezione "Recensioni" del Sito Web) e... si parte, questa volta, divisi. Una nuova giornata da vivere, con il sapore ancora in bocca di una bella avventura vissuta insieme: si gira la chiave di accensione della moto, si indossano occhiali e giubbo e si riparte.
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