Esistono diverse tipologie di segnatempo, la maggior parte delle quali deve la propria comparsa e la propria realizzazione a favore di uno scopo ben preciso: individuata la necessità, infatti, si cerca di costruire un prodotto che la possa gestire al meglio. E' sempre stata questa "la molla" che ha consentito la creazione di veri gioielli della meccanica. Nella nostra Sezione cercheremo di descrivere i principali tipi di segnatempo: i più comuni, certo, ma anche i più interessanti evitando, di proposito, gli "orologi normali" quelli, cioè, che non sono dotati di nessuna funzione specifica oltre alla visualizzazione semplice dell'orario. Iniziamo dai più diffusi sul mercato: gli orologi subacquei.
L'orologio da sub è un prodotto ideato e realizzato per essere usato durante le immersioni subacquee. E' uno strumento necessario per pianificare le immersioni e, abbinato al profondimetro e alla tabella di immersione, è indispensabile per calcolare eventuali tappe di decompressione (in funzione dell'azoto assorbito al fine di evitare incidenti quali le embolie).
La progettazione è particolarmente sofisticata: per garantirne il funzionamento in condizioni estreme il segnatempo deve essere provvisto di meccanismi a prova di cadute, di una cassa molto robusta e ovviamente impermeabile all'acqua (resistente alla pressione grazie a specifici o-ring) e deve essere provvisto di riferimenti numerici e di indicazione (talvolta l'intero quadrante) fluorescenti, per una buona visibilità anche in condizioni di scarsa illuminazione. Si distingue soprattutto per essere dotato di ghiera dei minuti regolabile (e a scatto) con blocco antirotazione in senso antiorario, necessario per indicare il tempo di immersione nell'arco di sessanta minuti, tempo massimo di immersione. La ghiera ruota solo in direzione antioraria in modo da non consentire errori nel calcolo del tempo d'immersione: se ruotasse in entrambi i sensi con un movimento accidentale la ghiera si potrebbe spostare in avanti (senso orario) dando al subacqueo un'indicazione errata del tempo di immersione facendo così travisare i calcoli della decompressione (causando potenzialmente quindi dei rischi). Nel caso di un movimento maldestro che sposti la ghiera indietro (ossia in senso antiorario, unica direzione possibile), il subacqueo crederebbe solo di essere stato più a lungo sott'acqua e terminerebbe prima l'immersione (senza comunque correre rischi). La la corona di carica è spesso di grande diametro e il cinturino, generalmente in gomma o acciaio, è spesso (ma non necessariamente) e dotato di prolunga per adattarsi al polso con muta indossata. Per evitare infiltrazioni date all'usura degli o-ring, nell'effettuare la tradizionale ricarica, si sono poi imposti i modelli a ricarica automatica, solare o a batteria. A differenza dei normali orologi impermeabili un subacqueo professionale, per essere tale, deve rispondere a tre requisiti di base: ghiera girevole in senso antiorario, profondità di immersione pari o superiore a 200M (20ATM) e certificazione ISO 6425. Quello che è saggio tener bene in considerazione è che, pur considerando la notevole robustezza di cui sono dotati questi tipi di segnatempo, spesso (ma non sempre) alcuni modelli subacquei risultano essere un pò pesanti per un utilizzo quotidiano; talvolta anche non particolarmente rifiniti (soprattutto nel bracciale) perché progettati, appunto, per un utilizzo piuttosto specifico. Il modello "sub", non lo si può negare, è diventato inspiegabilmente molto di moda negli ultimi decenni: complici, probabilmente, molti film d'azione (in cui il protagonista indossa modelli piuttosto accattivanti) si può ritrovare facilmente al polso di un collega d'ufficio: chissà se il collega sarà conscio del fatto che lo strumento che indossa sarebbe in grado di raggiungere profondità abissali ?!? Cambiamo genere e orientiamoci verso un prodotto più raffinato: il cronografo.
Il cronografo serve a misurare eventi brevi. Di solito è comandato da due pulsanti posti sulla cassa; il primo in alto aziona la partenza e lo stop della lancetta dei secondi, normalmente centrale; il secondo in basso serve – dopo aver obbligatoriamente fermato il meccanismo – a far ritornare la lancetta a zero, a ore 12. Solitamente è realizzato su un modulo aggiuntivo al Calibro. Almenochè non facciate parte di quella ristretta cerchia di persone che vanta la reale necessità di rilevare tempi cronografici durante una normale giornata di lavoro, trovo i cronografi piuttosto scomodi nell'utilizzo comune. La loro funzione nativa, infatti, sacrifica spesso in qualche modo la comune visualizzazione dell'ora. Spesso la lancetta "grande" dei secondi è riservata alla funzione cronografica ed i secondi comuni vanno quindi consultati in un piccolo quadrante posto, magari, ad "ore 6". E attenzione: occorre avere un'ottima vista per poterli consultare! I quadranti dei cronografi possono essere dotati di alcune scale impiegate per la misura di diversi eventi. Esistono diverse scale la più diffusa delle quali è quella Tachimetrica: impiegata per misurare la velocità si trova, quasi sempre, con base di 1000 metri. La presenza della scala tachimetrica sulla lunetta non aiuta nel normale utilizzo del segnatempo: alle volte non è sufficiente il colpo d'occhio al quadrante per avere l'immediata percezione dei minuti relativi all'ora in corso perché la scala tachimetrica... tende a confondere. Spesso, poi, è assente una buona visione notturna derivante dal fatto che gli indici sul quadrante non sono quasi mai di generose dimensioni a causa del "traffico" delle informazioni presenti. Attenzione però: ho detto scomodi ma non brutti! I cronografi, infatti, sono tra i prodotti più belli che l'alta orologeria possa proporre: alcuni modelli, perfetti mix di eleganza con vocazione sportiva, sono davvero spettacolari:
Se privilegiate il look rispetto la praticità questo è il prodotto che fa per Voi. Andiamo oltre e analizziamo una categoria di segnatempo di eccezionale flessibilità: i GMT.
GMT (Greenwich Mean Time, "Tempo medio di Greenwich" o anche impropriamente Greenwich Meridian Time, "Tempo del meridiano di Greenwich") è la sigla che identificava il fuso orario di riferimento della Terra. Dal 1º gennaio 1972 si utilizza il Tempo coordinato universale (UTC). Il nome fa riferimento alla città di Greenwich, un sobborgo di Londra (Inghilterra), dove ha origine, per convenzione internazionale, il meridiano fondamentale (detto anche meridiano di Greenwich) avente longitudine pari a 0°. Tutti gli altri fusi orari del pianeta sono definiti relativamente al tempo GMT, con un numero intero positivo per un fuso orario in ritardo rispetto all'orario GMT e con un numero intero negativo per un fuso orario in anticipo rispetto all'orario GMT. In realtà, a causa della non perfetta corrispondenza tra le fasce individuate dai meridiani e i confini degli stati, esistono fusi orari che hanno un valore numerico che include anche le mezz'ore e i quarti d'ora (ad esempio il Nepal ha un fuso orario di +5:45 GMT, ovvero quando in orario GMT sono le 12:00 in Nepal sono le 17:45). I segnatempo GMT sono stati pensati, creati e realizzati per le persone che viaggiano spesso all'estero e che, inevitabilmente, devono affrontare il problema dei fusi orari. La prerogativa di questa tipologia di segnatempo, infatti, è la possibilità di poter leggere velocemente (e con semplicità) l'ora di un secondo fuso orario sul quadrante. Nei GMT la funzione "speciale" non ostacola in alcun modo la visualizzazione dell'ora in quanto viene dato per scontato che sia proprio la funzione "secondo fuso orario" ad essere relegata ad un contatore non principale (concetto opposto rispetto ai cronografi) e non la visualizzazione dell'orario principale. L'ora del secondo fuso può essere indicata da una lancetta che compie un giro in 24 ore (per sapere se l'ora indicata è del giorno o della notte), da lancette di ore e minuti decentrate in un quadrantino supplementare, dà un'indicazione digitale a finestrella o da una lancetta supplementare a 12 ore, distinguibile da quella principale delle ore per forma o colore. Avendo la necessità di non confondere, ad esempio, le 6AM e le 6PM, molto spesso la visualizzazione del secondo fuso viene proposta con la distinzione delle 24 ore: una funzione utilissima e non tanto frequente nei segnatempo meccanici. Alle volte è presente una ghiera che, progettata per consentire la visualizzazione di un terzo fuso orario, è di tipo bi-direzionale: nell'utilizzo comune (per segnare un appuntamento, ad esempio) è davvero di eccezionale utilità.
Essendo stati progettati per chi è sempre in movimento i GMT sono votati alla comodità: non risultano essere mai eccessivamente pesanti e le regolazioni dei cinturini sono sempre molto pratiche e raffinate. Ne esistono di varie vocazioni: sportivi, eleganti e classici ma, in ogni caso, mai essenziali. Cambiamo genere e, ora, Vi proponiamo ora una particolare tipologia, quella militare, che merita uno sguardo.
Gli orologi militari, come suggerisce il nome, sono stati creati per durare nel tempo e sopportare condizioni climatiche avverse. Solidità, robustezza, essenzialità, ergonomia, praticità: questi sono i grandi pregi che contraddistinguono un orologio militare. Realizzati con materiali di grande resistenza e durata, come acciaio e titanio, questi segnatempo si distinguono anche per l'elevato livello di precisione. Sono stati pensati per utilizzi estremi dove le misurazioni sono importantissime e anche un piccolo errore può significare una grossa perdita. Questi orologi devono superare test severissimi e sono esposti a condizioni climatiche, sbalzi di temperatura, pressione e altitudine molto elevati. Solo dopo questi test un orologio ha veramente il diritto di chiamarsi "militare". Sono tipicamente impermeabili, inossidabili e resistenti allo sporco. Caratteristica dei più recenti è la visibilità notturna anche in condizioni di scarsissima presenza di luce o buio quasi totale. Questi orologi sono creati per usi professionali da parte delle forze armate, dei corpi militari e delle forze dell'ordine di diversi paesi del mondo.
A differenza dei segnatempo civili negli orologi militari è ancora possibile trovare tecnologie efficai anche se relativamente dannose: gli orologi Luminox, ad esempio (in dotazione ai Navy Seals Americani) utilizzano sorgenti luminose Trigalight che garantiscono una visibilità ottimale in qualsiasi condizione di luce grazie alla luminescenza del gas trizio posto dentro dei micro cristalli e collocati all'interno dell'orologio sulle lancette e in corrispondenza delle ore: le sorgenti luminose sono garantite 25 anni. Il gas puo' essere di vari colori , quello piu' utilizzato è il verde e il blu , mentre per distinguere le ore 12 viene utilizzato il gas di colore arancio:
Quando si acquista un orologio da polso militare si devono soppesare diversi parametri per capire quale modello scegliere: mentre le funzioni richieste possono variare a seconda delle funzioni che si richiedono, ci sono alcuni componenti chiave da cercare in un orologio. Quando pensiamo agli orologi militari da polso dobbiamo pensare anche a chi lo indossa, e soprattutto a quando lo indossa. In poche parole deve essere un orologio che sia resistente e sappia superare le condizioni più estreme che un uomo possa affrontare. Dal caldo estremo del deserto, alle tempeste di sabbia, alla tremenda umidità dei tropici fino ad a sopportare i bassi fondali marini per immersioni a profondità notevoli, ma anche al freddo artico dei poli e delle cime delle montagne più elevate. E naturalmente tutto ciò in presenza di azioni militari e di nemici dove urti, graffi, fango ed esplosioni possono avvenire in pochi secondi. Ovviamente questi strumenti non devono solo segnare l’ora esatta, ma rispecchiare le esigenze di chi li indossa comprendendo, in alcuni casi, il calcolo dell’altitudine mediante barometro (per la determinazione meteo), il cardio frequenzimetro (per misurare il battito cardiaco) e la bussola (per capire la direzione di marcia). Alcuni modelli vantano l'utile funzione del "tempo di missione": una sorta di funzione cronografica indipendente dalla visualizzazione dell'orario principale che può essere facilmente consultata e modificata in itinere. A differenza dei parametri cronografici "civili" in questo caso minuti, ore e giorni prendono il posto dei secondi e dei minuti. Destinati, quindi, ad un utilizzo specifico, hanno come unica specifica di progetto la praticità: spesso li troverete "brutti" alla vista ma, durante un'azione in battaglia, potreste trovarvi in particolari condizioni in cui molto potrebbe dipendere dall'affidabilità (e alla precisione) di uno di questi prodotti. All'interno delle casse di di questa categoria di segnatempo non troverete raffinati tourbillon o complessi calendari perpetui ma, magari, un collaudato circuito al quarzo o un affidabile meccanismo meccanico a carica manuale od automatica. E' ovvio che il loro utilizzo è da ritenersi fondamentalmente inappropriato nel'utilizzo comune: la bassa attenzione all'estetica e la voluminosità della cassa li rende quasi sempre oggetti di nicchia da utilizzarsi solo in ambienti specifici.
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