ROCCHETTA MATTEI
ZONA APPENNINICA
(BO)
CARATTERISTICHE DEL PERCORSO |
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PERCORSO RILASSANTE.
Adatto a pilota anche con eventuale passeggero. |
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TEMPO DI PERCORRENZA: 9 ORE.
Nel tempo di percorrenza sono previste le varie soste. |
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DISTANZA: 200Km.
Distanza rilevata da GPS non in linea d'aria ma
corrispondente al percorso effettivo. |
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SOSTA PER IL PRANZO AL SACCO
Il Percorso prevede solo una sosta per il pranzo al sacco. |
Davvero un'ottima occasione per saperne di più su un Personaggio molto
particolare dei "nostri territori": Cesare Mattei.
Nato a Bologna (l'11 gennaio 1809) Cesare crebbe a contatto con i
massimi pensatori dell'epoca come Paolo Costa, Marco Minghetti, Antonio
Montanari e Rodolfo Audinot.
Ricevette il titolo di Conte nel 1847 da papa Pio IX.
La morte della madre nel 1844 lo provò duramente, se la prese in
particolar modo con la medicina classica dell'epoca che, a suo dire, non
seppe fare nulla per curare la madre ne per alleviarne il dolore che
accompagnò la sua malattia.
Per questo, lasciati i rapporti sociali e la politica, si ritirò nella
tenuta di Vigorso ed iniziò a studiare una "nuova medicina" che fosse
maggiormente efficace.
Nel 1850 acquistò i terreni dove sorgevano le rovine dell'antica rocca
di Savignano e il 5 novembre dello stesso anno pose la prima pietra del
castello che avrebbe chiamato "Rocchetta", dove si stabilì
definitivamente a partire dal 1859 pare dirigendone personalmente la
costruzione.
Egli dedicò quasi tutta la vita allo studio di una scienza medica
empirica, denominata Elettromeopatia ed alla sua divulgazione e che lo
portò a giungere ad una fama mondiale nel ventennio 1860-1880.
Ed è proprio questa la destinazione che proponiamo: Rocchetta Mattei!
Come ogni volta proponiamo un percorso "circolare" percorrendo la strada
normale all'andata e l'autostrada sulla via del ritorno.
Partendo (come sempre da Ferrara) la strada che si percorre è davvero
piacevole e trova la sua massima espressione proprio se vissuta in
moto:
Provenendo da Ferrara sono due le soste che consigliamo (per fare il
tragitto passeggiando):
- dopo 1h di viaggio un buon caffè presso il McCafè di Bologna;
- dopo un'altra ora di viaggio un'ottima pasta presso il bar Fabbri e
Pilotti;
(per entrambi i Locali sono indicati i punti GPS nel file che è
possibile scaricare in fondo a questa pagina).
I Locali, inoltre, sono entrambi recensiti; consultabili nella nostra
Sezione "Recensioni".
Il nostro suggerimento è quello di premunirsi di pranzo al sacco (in
zona in effetti non ci sono rimedi culinari molto allettanti) e
gustarselo in prossimità del punto di arrivo, arroccati (e quindi al
fresco) presso la Chiesa di Santo Stefano:
La strada è piacevolissima e, mentre si sale, la temperatura cala: una
meraviglia.
Si giunge presso l'ingresso della Chiesa dove è possibile parcheggiare
la moto all'ombra:
Una piccolissima passeggiata (poche centinaia di metri) e si arriva nei
pressi della Chiesa che offre, tra l'altro, anche una vista
interessante:
Ed eccoci alla Chiesa; sul retro è possibile sdraiarsi (all'ombra)
presso la sua scalinata o, in alternativa, sul pratino (entrambi molto puliti) sferzati da un
delizioso venticello.
Pranzo al sacco, e anche un pisolo in totale isolamento e silenzio
assoluto ci stanno alla grande (meglio premunirsi con un telo da
spiaggia per non sporcare i jeans).
Si riparte per Rocchetta Mattei; inconfondibile all'arrivo:
Assolutamente d'obbligo la prenotazione della visita del Castello;
inutile "provare a passarci per caso": le liste sono sempre piene e
occorre prenotare per tempo.
La visita del Castello dura un'oretta circa ma il tempo vola: le guide
sono davvero molto brave e simpaticissime. Non si tratta della solita
omelia ripetuta a memoria; sono tutti ragazzi giovani e pieni di
passione che descrivono le tante stravaganze del Personaggio e.... del
Castello!
Numerosissime le particolarità all'interno tra cui, ad esempio, i
soffitti con falsi archi ad effetto tridimensionale:
L'intenzione di cesare di voler creare un Castello unico nel suo genere
risulta davvero azzeccata!
Dettagli e soluzioni tecniche molto all'avanguardia per quei tempi!
Dal piano superiore si gode anche di una bella vista:
Ecco uno degli altri innumerevoli esempi delle stranezze del Castello:
il soffitto che sembra di legno... ma che in realtà è costituito di
piccole piramidi costruite in cartapesta e poi dipinte!
La parola d'ordine del Castello è proprio questa: nulla è come sembra!
Bella gita... ideale come alternativa alla classica giornata di mare...
non eccessivamente impegnativa e molto edificante!
A disposizione il file GPX che contiene tutti i punti di
interesse coadiuvato da un file PDF che contiene un riassunto dei
riferimenti del caso (da stampare e tenere con se durante la giornata):
SCARICA IL FILE GPX |
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