MONTE CIMONE
ZONA APPENNINICA
(MO)
CARATTERISTICHE DEL PERCORSO |
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PERCORSO MOLTO IMPEGNATIVO.
Adatto a pilota anche con eventuale passeggero ma necessita
di una particolare logistica. |
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TEMPO DI PERCORRENZA: 11 ORE.
Nel tempo di percorrenza sono previste le varie soste. |
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DISTANZA: 300Km.
Distanza rilevata da GPS non in linea d'aria ma
corrispondente al percorso effettivo. |
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SOSTA PER IL PRANZO AL SACCO
Il Percorso prevede una sosta per il pranzo al sacco. |
Il monte Cimone è il maggiore rilievo dell'Appennino settentrionale (e
della regione Emilia-Romagna) e spicca ad una altezza niente male: 2.165 m
s.l.m.
Fa parte dell'Appennino tosco-emiliano e ricade nel territorio della
provincia di Modena.
Il suo profilo è un elemento caratteristico del paesaggio dell'Appennino
modenese e vanta una particolarità interessante: considerando la
risoluzione spaziale dell'occhio umano, la cima del monte Cimone è il
punto geografico dal quale si vede più superficie italiana!
In
condizioni di ottima visibilità, infatti, si può scorgere all'orizzonte
tutto l'arco alpino, il mar Adriatico, il monte Amiata, l'Argentario, il
mar Tirreno, l'isola d'Elba, la Corsica, l'isola di Capraia e, se
aguzzate la vista, magari anche il portone di casa!
In ogni caso... questa è stata l'idea: percorrere il bellissimo tragitto verso
la località di Sestola e quindi verso il Monte Cimone (in moto)... ma non
fermarsi li: FARE ANCHE una bellissima escursione fino a raggiungere la
vetta!
Come dire: la cosa prende tutta un'altra piega poiché occorre
pensare, in moto, alla logistica necessaria all'escursione: dalle
calzature al sistema di idratazione, dal GPS ai viveri necessari per
potersi rifocillare in quota.
Insomma: una bellissima avventura!
Si parte presto la mattina: il giubbo non è di troppo e diverrà molto utile
man mano che si sale di quota.
La strada, soprattutto a ridosso del tratto appenninico, è davvero
piacevole da percorrere:
Uno dei punti GPS che forniamo è relativo alla Pasticceria Bistrot (E' possibile consultare la
Recensione del Locale nella sezione "Recensioni" del Sito Web)
sita presso Bazzano Valsamoggia (BO): assolutamente da non perdere per
una sosta gustosa!
Ogni tanto la strada regala inaspettate sorprese, tipo questo
cartello (!):
Si transita per Sestola...
... e si parcheggia la moto nel punto GPS indicato.
Il tempo di cambiarsi... e si è pronti ad iniziare questa bellissima
escursione che, come sempre, ho cercato di pianificare
nell'entusiasmante "modalità circolare":
Ho deciso di "aggredire" la vetta all'andata con il sentiero più lungo
ma più facile e, invece, percorrere il tratto del ritorno in modo più
deciso!
Si parte dal Rifugio della Ninfa sito in prossimità del parcheggio...
proprio all'inizio del sentiero. Si attraversa e si punta al sentiero
449 seguendo il punto 11 del GPS.
Il sentiero inizia con un placido boschetto...
... ma ben presto la salita inizia a farsi sentire e la pendenza diviene
piuttosto interessante.
Oltrepassato il boschetto si gode già subito di una vista incantevole
(anche se, occorre ricordarlo, siamo sull'Appennino!)
Ed eccolo la... in lontananza... sulla cima del monte... l'obiettivo
della giornata!
Devo dire che, abituato alle Dolomiti, è emersa, dentro di me, la
tendenza a prendere sotto gamba le
escursioni sugli Appennini in generale: ebbene è meglio non commettere
questo errore: dal punto di vista tecnico
alcuni tratti hanno ben poco da invidiare ad escursioni ben più blasonate!
La sensazione di caldo, provata in città, ormai è un lontano ricordo:
tra un po' sarà addirittura ora di indossare la provvidenziale felpa!
Sentieri bellissimi:
La pendenza si fa sentire ma non in modo esagerato: davvero piacevolissimo!
A pochissima distanza dalla cima il panorama è davvero suggestivo:
Ed finalmente... in cima!
La prima cosa che mi accoglie è un cartello che avverte di non
oltrepassare la zona militare che mi trovo di fronte... e devo dire che
come accoglienza ho avuto di meglio!
Ignaro della quantità esagerata di microonde che stanno attraversando in
quel momento mio corpo... e delle frequenze radio a centinaia di watt
che mi stanno trapassando come uno spiedo...
... percorro alcuni metri di distanza e scopro un piccolo terrazzo
ubicato sulla cima piastrellato con una simpaticissima mappa (orientata
sapientemente verso nord) grazie alla quale è possibile fare qualche
esercizio di "buona vista" per vedere se, all'orizzonte, si scorge la
località indicata:
Se si è partiti attrezzati (e bisogna farlo) sulla cima è possibile
pasteggiare in loco sferzati da un grande vento: di sicuro il caldo qui
non si soffre!
A disposizione dei visitatori anche l'acqua della Sorgente Monte
Cimone... si può fare
rifornimento prima della discesa.
Ora si scende per il tratto più duro... ma prima: un saluto ad un gregge
di pecore che bela poco distante: davvero un nobile animale!
Tutto un altro sentiero quello proposto per il ritorno: molto in
pendenza e molto più pericoloso.
Il mio consiglio è di percorrerlo con la tecnica della discesa veloce e,
ogni tanto, fare una piccola pausa per riprendere fiato.
Che dire: una gita meravigliosa!
Si ritorna alla moto... cambio maglietta (assolutamente)... qualche
momento di relax e si riparte verso casa cogliendo l'occasione per
fermarsi all'autogrill MyCheff sulla A14 proposto nella raccolta dei
punti GPS (E' possibile consultare la
Recensione del Locale nella sezione "Recensioni" del Sito Web):
davvero da non perdere.
A disposizione il file GPX che contiene tutti i punti di
interesse coadiuvato da un file PDF che contiene un riassunto dei
riferimenti del caso (da stampare e tenere con se durante la giornata):
SCARICA IL FILE GPX |
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