Eccoci a poche settimane dal D-Day: l'Evento è all'orizzonte e, ormai, è tempo di suggellare il momento con una Pellonata. Le regole per vivere bene questi momenti sono molto semplici: poche Persone ma "buone". Ecco quindi il Beno, il Tony e Gianluca pronti a partire nei pressi del casello di Altedo: siamo carichi e la giornata si preannuncia ciozza!
Il Tony si è occupato della rotta e, secondo i suoi calcoli, il percorso dovrebbe essere ricoperto in poco più di un'ora e mezza, FORSE MENO. Peccato che il GPS sia più sulle... DUE ore e mezza. Costretto dagli eventi e assolutamente contro la mia volontà eseguo un piccolo test dei nuovi cerchi mantenendo una velocità moderata e appena al di sopra dei limiti consentiti...
Proprio pochi attimi prima dell'arrivo... mentre sono visibilmente emozionato ed impaziente di scoprire la sorpresa... Gianluca ci apre inavvertitamente con una battuta e, in quel frangente, capisco di che si tratta. Ma che importa? Che importa se centinaia di persone sono morte sotto tortura per non rivelare i dettagli? Che importa se mancavano 400m all'arrivo? La cosa importante è stata LA SORPRESA: una cosa fantastica!
Proprio così: un'esperienza nel circuito internazionale "Le Colline". In loco ci attendevano Matte e Pinny provenienti niente popò di meno che da Milano! Appena salutato gli Amici noto subito il parco auto dal quale scegliere per girare in pista è, devo dire, percepisco un po' di preoccupazione: proprio perché conscio del tipo di auto... mi chiedo se sarò in grado di girare in pista con 400-500 CV sotto il culo.
In questo senso scelgo la GT3 giusto per stare sotto i 400 CV ma...
... il destino del Pellone, evidentemente, è quello di evitare le mezze misure. Lo Staff, infatti, ci informa che, per motivi tecnici, la Porsche non è disponibile e quindi mi tocca "ripiegare" su una Ferrari. Dico FERRARI.
Giusto per salutare gli Amici prima di schiantarmi con un bolide da mezzo migliaio di cavalli decido di concedermi un ultimo drink durante il quale sussurro le mie ultime volontà.
Ci aspettiamo, quindi, un briefing serio, attendiamo che ci forniscano le tute di guida e, naturalmente, l'apposito casco. E intanto arriva li un Lambo che ci fa capire che qui non si scherza. Mi sento di condividere un particolare che non si nota dalla foto ma che non scorderò mai. La frenata di questa auto. No perché... vedere una macchina che arriva lungo un viale e che, quando frena, non frena ma SI BLOCCA ISTANTANEAMENTE come se fosse trattenuta da un cavo d'acciaio è un qualcosa di indescrivibile. Non si riesce a comprendere bene se l'auto giri con le gomme e freni con i dischi o viceversa visto che le dimensioni dei due oggetti coincidono.
E dove non ci sono Lambo ci sono Ferrarini.
Ecco le dotazioni di sicurezza che occorrono per girare in pista qui: un cazzo di niente. Gianluca è il primo ad affrontare la guida e sale impavido!
Eccolo (immortalato dagli spalti) durante il passaggio nei pressi dell'ultima curva prima del rettilineo.
Quando scende è un altro Uomo. Più sicuro, più bello, più Pellone. Ma non sazio di emozioni. E quindi...
Giretto anche in Ferrari: perché no!?
E qui tocca al Beno. Eccomi poco prima di entrare nel circuito: paletta di destra al volante tirata verso di me e prima marcia ingranata... si parte!
Un'esperienza che, a parole, è davvero difficile da esprimere. Un'esperienza che, altresì, mi sento di NON CONSIGLIARE: valutare l'acquisto di un'auto del genere, dopo averla provata in pista, diventa una realtà e.. speriamo bene non dico altro. Ecco il Beno al passaggio degli spalti:
Il primo giro si fa da coniglio. Il secondo da ermellino. Terzo e quarto da persona normale ma... quando ci si prende un po' la mano e si inizia a SPALANCARE... si gira da Leoni. Una volta scesi non si cammina, si vola, ... perche la terra non si tocca ancora: che figata!
Ora tocca a Matte che, tanto per non annoiarsi con inutili mezzi, sceglie la Lamborghini.
Eccolo all'ultima curva.
Essendo fidanzato MA NON SPOSATO, Matte ha facoltà di cambiare auto e quindi...
... mollata la Lambo e si concede un'esperienza anche in Ferrari.
Conclusioni? Differenze tra le auto? Potete scommetterci un polmone. A fronte dei preconcetti che si possono avere PRIMA di provare le auto il nostro verdetto è unanime: Ferrari per sempre. Non ci sono paragoni: fluidità di guida, vivacità nelle curve, nessuna sensazione di pesantezza ed un motore dal rombo e dal carattere inimitabile. Visibilmente tronchi e soddisfatti oltre ogni limite umano... ci dirigiamo verso un Agriturismo nella zona (è possibile consultare la recensione dell'Agri nella sezione "Recensioni") scelto da Pinny che, ovviamente, sceglie un posto figo! Pace e serenità immersi nella natura e... la location è tutta per noi!
Fontanella inside e... stuzzicante piscina nella quale rinfrescarsi ma solo dopo esserci sapientemente rifocillati.
E quindi... a tavola! Pellonissime le maglie che Matte, Gianluca, Tony e la Pinny hanno indossato sotto il mio naso senza che io me ne accorgessi se non dopo qualche minuto: possibile? Dopo aver guidato una Ferrari è possibile questo ed altro.
Incredibilmente il Ristorante è, in pratica, tutto per noi! Una figata strepitosa!
Roba strabuona: grigliata di carne ai ferri perfettamente cotta e leggermente speziata: una meraviglia! Croccante e profumata. Barzotti.
Certo... durante i brindisi... l'emozione e palpabile e... i bicchieri vengono, talvolta, avvicinati gli uni agli altri con eccessiva energia, forse. Si, beh, qualche molecola appena visibile di vino fuoriesce (inspiegabilmente) dai bicchieri finendo sulla tavola: misteri della fisica! In ogni caso... disponendo sapientemente gli oggetti che ornano la tavola su ogni macchia di vino... il risultato appare accettabile...
E dopo una mangiata da far spiaggiare una foca gravida, in piena digestione e con un'escursione termica pari a quella affrontata dagli astronauti quando ruotano liberi nello spazio... tutti in piscina per sfatare il mito del blocco digestivo.
Tutti meno uno: a fine mese ho un "impegno" e non vorrei dover rimandare...
Posticino delizioso: piscina non grande ma gradevole e ben soleggiata, pratino verde tagliato sapientemente...
... e persino un'ampia penza per custodire all'ombra le nostre cose. Non manca proprio nulla.
Certo: ognuno vive la piscina a modo suo ma l'importante è divertirsi!
Foto di gruppo (c'è gruppo e GRUPPO).
Ma non dimentichiamo che siamo d'estate e l'abbronzatura va sempre mantenuta! Relax nel relax dopo il relax.
Notare il telo in rigorosa tinta con i boxer: la classe non è mai acqua.
Che giornata! Il tempo vola e, in men che non si dica, è ora di tornare.
E' stata una giornata davvero strepitosa e, credo, ciascuno di noi la ricorderà per la semplicità delle cose vissute e la piacevolezza della nostra compagnia reciproca. E questo è solo l'inizio...
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